“Filosofia Italiana” nasce nel 2005 su iniziativa di un gruppo di professori e giovani ricercatori inizialmente basati all’Università Sapienza di Roma. Sin dall’inizio, la rivista si è proposta come una voce contro corrente rispetto all’interesse fortemente prevalente nel nostro Paese per la filosofia di lingua tedesca, inglese e francese. Né, per altro, voleva essere in alcun modo polemica riguardo ad un fenomeno che è necessario considerare e capire. Più modestamente, ma con vera convinzione, i promotori consideravano molto importante che il patrimonio di idee, testi, riviste, dibattiti, riflessioni filosofiche di cui la storia italiana è ricca fosse non solo noto, ma conosciuto a fondo. La fiducia che implicitamente riponevano nel progetto era di contribuire a una coscienza intellettuale e civile più critica, più affinata, del panorama filosofico attuale. La speranza era anche che il contatto con una materia filosofica trascurata, ma non priva di valore, potesse servire a riallacciare dei fili, di prosecuzione o anche solo di confronto, con un passato che non è mai tale se non lo si è conosciuto, elaborato, trasformato.|
Direttore responsabile Mario Sesti |
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Vicedirettore Stefania Pietroforte |
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Direttore editoriale Massimiliano Biscuso |
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Caporedattore Federica Pitillo |
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Coordinatore redazionale Ambrogio Garofano |
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Comitato scientifico Andreas Arndt, Eugenio Canone, Giuseppe Cantillo, Michele Ciliberto, Roberto Esposito, János Kelemen, Fabrizio Lomonaco, Marcello Mustè, Angelica Nuzzo, Elena Pulcini, Wolfgang Röther, Nuria Sànchez Madrid, Gennaro Sasso, Giuseppe Vacca, Mauro Visentin, Renata Viti Cavaliere, Joseph † Buttigieg |
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Comitato di redazione Ludovica Boi, Francesco Pisano, Federico Rampinini, Jonathan Salina, Camilla Sclocco |