La musica di Dante è il titolo, volutamente generico, di questo volume, come spiega Davide Fara nella
Prefazione. Il volume tratta infatti di musica non “in” Dante, ma “di” Dante in quanto fornisce un’idea dell’ampiezza degli approcci che caratterizzano il tema musicale dell’intera opera dantesca. Il tema musicale nelle opere dantesche è stato affrontato spesso, spiega Fara, attraverso l’esegesi, senza tener conto delle “scelte fatte dall’autore, in termini di stile o di registro della sua poesia” (22), a cominciare dall’itinerario in movimento del poeta, “lì dove come movimento intendiamo sia un moto di avvicinamento verso la verità sostanziale [...] che uno sviluppo del suo pensiero tradotto in poesia” con “caratteristiche proprie” di un movimento musicale (23). I diversi contributi, ampliando il tema in alcuni casi, in altri precisando e definendo la pluralità dei diversi approcci, offrono una visione completa e adatta a chiunque voglia approfondire gli aspetti musicali nell’orizzonte delle opere dantesche, non limitandosi soltanto alla
Commedia.
I nove saggi che compongono il volume possono essere letti e differenziati, secondo la prospettiva di lettura critica che forniamo qui, proprio dal punto di vista dell’approccio: dalla musica “di” Dante, cioè una lettura teorica dal punto di vista degli studiosi; a quella “in” Dante, nei saggi dall’approccio più prettamente filologico e, in tal senso, indicativo della concreta presenza di contenuti musicali nelle pagine dantesche.
Partendo dal criterio filologico e riferito all’ambito della presenza della musica negli scritti danteschi, il saggio di Chiara Bertoglio dal titolo “Non c’è musica nella
Commedia” prende l’avvio da una ricerca di tipo terminologico, ossia il censi- mento dei termini musicali nel testo “nudo” della
Commedia. Un primo elemento che emerge è...