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Estratto dal volume
Annali di studi religiosi

Celebrating the Durga Puja Hindu Festival of India, via Digital Applications
DOI:  10.53136/979122182156713
Pagine: 241-261
Data di pubblicazione: Ottobre 2025
Editore: Aracne
SSD:  M-DEA/01
Home to a plethora of religious customs and beliefs, “deity worship” is an integral part of the everyday life of Indian Hindus. Apart from temples serving as spaces for regular prayer, various festivals are also celebrated over an annual ritualistic itinerary providing an underlying foundation that reflects the socio–religious and cultural tapestry of the region. The Durga Puja of Bengal, India, is one such festival that has been celebrated by millions of people for centuries. But then, as the global pandemic of 2020 led to such gatherings being temporarily halted to avoid large crowds, specific digital alternatives were initiated that allowed the devotees to manoeuvre around the physical restrictions enforced and yet fulfil their religious needs. Achieved through a confluence of digital innovations ranging from VFX–based and virtual reality–based religious applications to virtual congregations and live streaming — the technologies utilized genuinely contributed to an alternative form of digital worship. A digitalisation, secularisation and overall universalisation of the religious festival itself was also effectuated via these. Furthermore, although initially due to necessity in 2020 owing to the pandemic, these went on to become an integral part of the Durga Puja festival even over the consequent years of normalcy. Employing a mixed method approach combining traditional ethnography, digital ethnography and social semiotics to focus on the emergence, utilization and the subsequent religious negotiations caused by these digital innovations — the study reveals the hermeneutic symbiosis between traditional Hindu practices and digital technology, also attending to the commodification of such festivals. Moreover, in light of the gaining popularity of the newly achieved technology propelled dimensions, the oppositional conflict arising out of the diminishing perceptions for these innovations amongst the community of Hindu priests was also revealed through this study.

Culla di una pluralità di usanze e credenze religiose, l’“adorazione delle divinità” rappresenta una componente imprescindibile della vita quotidiana degli induisti in India. Oltre ai templi, che fungono da luoghi di preghiera regolare, numerosi festival vengono celebrati secondo un itinerario rituale annuale che ne costituisce un fondamento sottostante e riflette l’intreccio socio-religioso e culturale della regione. Il Durga Puja del Bengala, in India, è uno di questi festival, celebrato da milioni di persone da secoli. Tuttavia, con l’avvento della pandemia globale del 2020, tali raduni furono temporaneamente sospesi per evitare assembramenti, e furono avviate specifiche alternative digitali che consentissero ai fedeli di aggirare le restrizioni fisiche imposte e soddisfare comunque i propri bisogni religiosi. Ciò fu reso possibile grazie a un insieme di innovazioni digitali che spaziano da applicazioni religiose basate sulla realtà virtuale e sugli effetti speciali (VFX) a congregazioni virtuali e trasmissioni in diretta — tecnologie che contribuirono effettivamente a una forma alternativa di culto digitale. Tali innovazioni resero possibile una digitalizzazione, secolarizzazione e, in una certa misura, una universalizzazione del festival religioso stesso. Inoltre, sebbene nate per necessità nel 2020 in risposta alla pandemia, esse sono diventate parte integrante del festival del Durga Puja anche negli anni successivi, segnati da un ritorno alla normalità. Adottando un approccio metodologico misto, che combina etnografia tradizionale, etnografia digitale e semiotica sociale per analizzare l’emergere, l’utilizzo e le negoziazioni religiose scaturite da queste innovazioni digitali, lo studio mette in luce la simbiosi ermeneutica tra pratiche induiste tradizionali e tecnologia digitale, prestando altresì attenzione alla mercificazione di tali festività. Inoltre, alla luce della crescente popolarità delle nuove dimensioni tecnologiche raggiunte, lo studio rivela anche il conflitto oppositivo sorto a causa della percezione decrescente di tali innovazioni all’interno della comunità dei sacerdoti induisti.
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