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Estratto dal volume
Europea

La guerra in Ucraina e l’influenza russa sull’Europa centro-orientale: il caso ungherese
DOI:  10.53136/979122182130711
Pagine: 175-196
Data di pubblicazione: Luglio 2025
Editore: Aracne
Questo articolo analizza la persistente influenza russa in Europa centro-orientale dopo l’invasione dell’Ucraina, focalizzandosi sul caso dell’Ungheria di Viktor Orbán. Partendo da una prospettiva storica, si evidenzia come Mosca sfrutti legami preesistenti. L’analisi si concentra sulla posizione “dialogante” di Budapest, motivata da interessi nazionali, come la questione della minoranza magiara in Transcarpazia, e dalla dipendenza energetica. Viene esaminata la strategia di leverage con cui l’Ungheria utilizza il suo potere di veto in UE e NATO per ottenere concessioni, sfidando l’unità occidentale. Il caso ungherese esemplifica come la guerra non abbia compattato uniformemente il fronte europeo.

This article analyses a persistent Russian influence in Central-Eastern Europe following the invasion of Ukraine, focusing on the case of Viktor Orbán’s Hungary. Adopting a historical perspective, it highlights how Moscow leverages pre-existing ties. The analysis canters on Budapest’s “dialoguing” stance, motivated by national interests, such as the issue of the Magyar minority in Transcarpathia and energy dependency. It examines Hungary’s “leverage” strategy, using its veto power within the EU and NATO to gain concessions and challenge Western unity. The Hungarian case exemplifies how the war has failed to create a uniformly consolidated European front.
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