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Estratto dal volume
Lumina

Sezione miscellanea
Penelope è un re: tracce mitiche dell’età dell’oro in Od. XIX 106-114 come residui indoeuropei

DOI:  10.53136/979122181964912
Pagine: 265-276
Data di pubblicazione: Giugno 2025
Editore: Aracne
Il discorso eulogistico che Odisseo rivolge a Penelope in Od. XIX 106 ss. viene interpretato come un racconto mitologico residuale, ovvero come frammento del più ampio mito dell’età dell’oro, del quale esistono numerose narrazioni nel mondo greco, latino, indiano e germanico. La donna viene lodata non solo per le sue qualità eroiche e le sue virtù, ma anche per la capacità di far prosperare il regno e i sudditi sotto ogni aspetto. Dopo aver rintracciato nel brano alcune similitudini intratestuali con la terra dei Feaci e i Campi Elisi, l’articolo si volge alla macrocomparazione indoeuropea per delineare i tratti che “il re dell’età dell’oro” assume nelle varie tradizioni sopra menzionate, individuando alcuni caratteri linguistici e formulari comuni a tutte queste.

Odysseus’s eulogistic speech addressed to Penelope in Od. XIX 106 and ff. is interpreted as a residual mythological tale, or as a fragment of the broader Golden Age myth having numerous narratives in the Greek, Latin, Indian, and Germanic worlds. The woman is praised not just for the heroic qualities and her virtues, but also for her ability to make the kingdom as well as the subjects prosper in every respect. After tracing out in the text some intra-textual similitudes with the land of the Phaeacians and the Elysium, the paper uses the Indo-European macro-comparative method to outline features of “the Golden Age king” in the various abovementioned traditions, identifying some linguistic and formulaic traits common to all of these.
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