DOI: 10.53136/979122181928112
Pagine: 181-195
Data di pubblicazione: Giugno 2025
Editore: Aracne
La nota analizza la sentenza n. 7299 del 2025 delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, che interviene sull’abusivo frazionamento della pretesa creditoria in ambito civile. La pronuncia riafferma il principio dell’improponibilità della domanda frazionata, ma apre alla possibilità di sanzioni alternative nei casi in cui l’applicazione automatica della sanzione si traduca in una perdita ingiustificata del diritto. Il lavoro ricostruisce il quadro giurisprudenziale e dottrinale, evidenziando il bilanciamento tra efficienza processuale e garanzie costituzionali del giusto processo e dell’effettività della tutela giurisdizionale.
This note analyzes Supreme Court judgment no. 7299 of 2025, issued by the United Sections of the Italian Court of Cassation, which addresses the issue of abusive fragmentation of credit claims in civil litigation. The ruling reaffirms the principle of inadmissibility of claims improperly divided and brought separately, yet opens the door to alternative sanctions in cases where automatic application of such a sanction would result in an unjustified loss of the underlying right. The paper reconstructs the relevant case law and doctrinal debate, highlighting the balance between procedural efficiency and the constitutional guarantees of due process and effective judicial protection.