DOI: 10.53136/979122181821510
Pagine: 215-223
Data di pubblicazione: Aprile 2025
Editore: Aracne
Questo capitolo, scritto da un giornalista che lavora presso Frontex a Varsavia, consente ai lettori di considerare la tratta di esseri umani in relazione alla migrazione e all’intelligenza artificiale. Da una prospettiva più ampia di considerazione dell’intersezione tra tratta di esseri umani e migrazione, vale la pena considerare i cinque principi fondamentali del giornalismo etico, applicati ogni volta che i giornalisti trattano storie di schiavitù moderna e migrazione. In primo luogo, il principio di accuratezza richiede l’uso di informazioni basate sui fatti come principio fondamentale del giornalismo; tutti i fatti rilevanti devono essere forniti e verificati per verificarne l’accuratezza. In secondo luogo, il principio di indipendenza evidenzia il mandato etico secondo cui i giornalisti non devono agire per conto di alcun interesse speciale, sia esso politico, culturale o aziendale; e le informazioni che portano a potenziali conflitti di interesse devono essere dichiarate. In terzo luogo, il principio di imparzialità richiede che le storie devono essere bilanciate e che deve essere fornito un contesto; un resoconto imparziale è fondamentale per creare fiducia e sicurezza con il pubblico. In quarto luogo, il principio di umanità afferma che i giornalisti non devono arrecare danno ed essere consapevoli del possibile impatto del loro lavoro sulla vita degli altri. In quinto luogo, il principio di responsabilità richiede che i giornalisti si assumano le proprie responsabilità e debbano sinceramente ammettere e correggere qualsiasi errore commettano. Tutti questi problemi possono sorgere quando i giornalisti trattano storie di tratta di esseri umani, utilizzando informazioni basate (almeno in parte) su intelligenza artificiale o fonti simili. Il capitolo si conclude con alcune idee fresche tratte da interviste con bambini su concetti come migrazione e confini, in netto contrasto con l’intelligenza artificiale e la tecnologia moderna, valorizzando l’onestà e la semplicità ingenua che dovrebbero essere riscoperte quando si discute di tratta di esseri umani.