Estratto dal volume Europea
In un mondo che cambia l’America Latina continua a seguire vecchie logiche
DOI: 10.53136/979122182130715
Pagine: 255-276
Data di pubblicazione: Luglio 2025
Editore: Aracne
La risposta frammentata e per lo più non allineata delle nazioni latinoamericane alla guerra russo-ucraina del 2022 riflette paradigmi di politica estera di lunga data. Questa posizione contemporanea non è un’anomalia, ma affonda le sue radici in un modello storico caratterizzato da una generale avversione ai conflitti extra-continentali. La partecipazione dell’America Latina agli affari globali è stata spesso dettata dal pragmatismo o indotta da potenze esterne, principalmente gli Stati Uniti. Questa traiettoria è evidente dal coinvolgimento periferico nelle Guerre Mondiali, attraverso le complessità della Guerra Fredda, fino al periodo post-bipolare. In definitiva, questa eredità profonda continua a informare i calcoli strategici dell’America Latina, situando la sua reazione alla crisi ucraina nelle più ampie dinamiche di un ordine globale in riconfigurazione.
The fragmented and largely non-aligned response of Latin American nations to the 2022 Russo-Ukrainian War offers a compelling lens to understand the region’s enduring foreign policy paradigms. This contemporary stance isn’t an anomaly but is deeply rooted in a long-standing historical pattern characterized by a general aversion to extra-continental conflicts. Latin America’s participation in global affairs has often been dictated by pragmatism or induced by external powers, primarily the United States. This trajectory runs from the region’s peripheral involvement in the World Wars, through the complexities of the Cold War, and into the post-bipolar period. This contribution demonstrates how this deep-seated legacy continues to inform Latin America’s strategic calculations, situating its reaction to the Ukraine crisis within the broader dynamics of a reconfiguring global order.