Il potere diventa sempre di più ai giorni nostri sinonimo di piacere. Avere potere, dal punto di vista emotivo, elargisce sotto molte sfumature quel piacere che rappresenta l’edonia originaria timologicamente parlando. Infatti, citando Galimberti (2007) il piacere trae la sua radice originaria anche nella relazione prima di tutto con sé stessi: «che cosa è che mi fa stare bene?» e «cosa mi fa godere e mi dona benessere?» Eppure, piacere non è sinonimo di amore, così come non lo è la parola potere. Le esperienze d’amore come emozione provocano gioia, non piacere (Izard, 1972), perché mirano a: rendere felice qualcuno che si ama, ci aiutano ad essere consapevoli del fatto che sapere chi amiamo si prende cura di noi a sua volta ed infine quando la persona amata desidera condividere un’esperienza positiva con noi, rendendoci partecipi e coinvolti. [...]