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libertà nel diritto
Rivista quadrimestrale di cultura giuridica

Area 12 – Law
La Rivista si propone di promuovere un dialogo multidisciplinare, in cui diversi saperi e diverse competenze possono contribuire a diffondere una cultura giuridica basata sull’esaltazione del valore della libertà di manifestazione del pensiero, sul rispetto delle libertà e dei diritti dei cittadini, nonché sul riconoscimento dei pilastri su cui si regge lo Stato di diritto.
Raccoglie esperienze, studi e spunti di riflessione critica offerti da giuristi, giornalisti, scrittori, storici, medici e altri professionisti, i quali, pur nella diversità delle rispettive prospettive metodologiche e aree tematiche di riferimento, sono accomunati dallo sforzo consistente nel dare spazio ai temi di maggiore attualità giuridica, avviando così anche vivaci confronti intellettuali o stimolando fori di discussione su questioni cruciali per la vita dei comuni cittadini.
In ragione della ricchezza e varietà dei contenuti che verranno ospitati, della pluralità delle voci dei singoli autori e di un contesto comunicativo quanto più possibile snello e discorsivo, intende rivolgersi ad un’ampia ed eterogenea platea di destinatari.

Lo dico a Michele NARDI
L’affermazione della civiltà moderna scandisce il passaggio dal governo degli uomini, proprio delle società barbare, al governo delle leggi, che sono espressione dell’esercizio della sovranità popolare. Il senso profondo dello Stato di diritto (o, come si dice oggi, della c.d. Rule of Law) si fonda sul dominio della legge, che regola i rapporti sociali e, al contempo, vincola tutti coloro che sono chiamati ad osservarla e a farla osservare. La soggezione del giudice alla legge è uno dei principali baluardi costituzionali a presidio della libertà dei cittadini, i quali aspirano ad ottenere quella protezione e certezza del diritto che lo Stato, nel legiferare, promette loro.
Le distorsioni del sistema si hanno quando il giudice, asservendosi a logiche politiche che istituzionalmente non gli appartengono, travalica i limiti posti dalla legge, con inevitabili ripercussioni su tutti i consociati. In tal caso, infatti, l’idea stessa di una giustizia, che dovrebbe essere amministrata con equilibrio e calata nelle dinamiche della vita quotidiana, non si mostra capace di soddisfare i bisogni di chi la invoca. Nasce così il fenomeno della “malagiustizia”, che miete quotidianamente vittime.
Per dare voce a queste vittime, che spesso non fanno notizia, prende vita oggi sulle pagine della nostra rivista la rubrica “Lo dico a Michele NARDI” pronta ad accogliere i resoconti delle vicende di cittadini vittime di malagiustizia, i quali potranno trovare risposte puntuali ai loro interrogativi
Information
ISSN: 2974-8488
Periodicity: Three issues per year
Registrazione presso il Tribunale Ordinario di Velletri, Ufficio Registro per la pubblicazione di giornali e periodici.
Il relativo provvedimento di iscrizione della testata giornalistica è stato firmato dal Presidente del tribunale in data 29/03/2023, al numero 2/2023 di detto registro.
Refereeing
La direzione di “libertà nel diritto” esercita la facoltà di selezionare preliminarmente le proposte da sottoporre a valutazione, sulla base delle esigenze editoriali della rivista. Ad eccezione degli editoriali e delle recensioni, tutti i contributi pubblicati in ciascun fascicolo di “libertà nel diritto” sono previamente sottoposti al procedimento di revisione tra pari almeno a singolo cieco (single blind). Il procedimento di revisione è affidato ad esperti autonomi e in assenza di conflitti di interesse, non afferenti al comitato scientifico, o strutture ad esso assimilabili.
Le schede, opportunamente anonime, relative alla peer review dei contributi pubblicati sono conservate dall’editore e rimangono a disposizione dell’ANVUR ai fini dell’accertamento della effettività della revisione.
Journal's issues
2023
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