EN
     bandiera lingua italiano bandiera lingua inglese
logo Aracne
copertina 9791221810981 Perché il Giorno del Ricordo
30 giugno 2024  |  Panorama  |  Fulvio SALIMBENI

Approccio di ampio respiro a un tema delicato

Approccio di ampio respiro a un tema delicato.
Perché celebrare il Giorno del Ricordo. Un saggio di Giovanni Stelli e Marino Micich ricostruisce le complesse vicende della frontiera giuliana nel Novecento.
Se si seguono i mezzi d’informazione, non c’è quasi giorno in cui non ricordino qualche particolare ricorrenza politica, culturale o perfino sportiva – come nel caso degli anniversari delle vittorie italiane ai Mondiali di calcio -, di rado, peraltro, approfondendola e/o inquadrandola, fenomeno affermatosi in particolare in questi primi decenni del presente secolo, sul versante storico bastando pensare all’istituzione del Giorno della Memoria (27 gennaio, allorché nel 1945 le armate sovietiche giunsero ad Auschwitz, svelando l’orrore dello sterminio ebraico da parte del regime nazionalsocialista), avvenuta nel 2000, e di quello del Ricordo (10 febbraio, giorno in cui nel 1947 l’Italia dovette firmare il trattato di pace di Parigi, che le imponeva la cessione, a parte le colonie, di quasi tutta l’Istria, Fiume e Zara alla neo costituita Repubblica socialista di Jugoslavia di Tito, mentre alla Francia furono assegnati alcuni comuni e vallate delle Alpi occidentali), istituito nel 2004 con una legge di cui primo firmatario fu il triestino Roberto Menia, in gioventù esponente di spicco del MSI, ora senatore di Fratelli d’Italia.
Da qui, pertanto, una fioritura di pubblicazioni volte a spiegare le ragioni di tali celebrazioni – una riflessione sulle quali ebbe luogo, in occasione del Giorno del Ricordo del 2021, con l’incontro su Zoom “Il giorno del Ricordo: passi avanti o indietro sulla via delle memorie?”, al quale parteciparono Raoul Pupo, Paolo Segatti, Marta Verginella, moderatore Patrick Karlsen - , tra le quali rientra, ora, il volume di Giovanni Stelli e Marino Micich, Perché il Giorno del Ricordo. La frontiera giuliana dai conflitti del passato al dialogo europeo – La legge 92/2004 compie vent’anni (prefazione di Gianni Oliva, Aracne, Roma 2024, pp. 188, € 20, collana “Storia contemporanea”, 40), seguito di quello, sempre per i tipi di Aracne, del 2023, Foibe, esodo, memoria. Il lungo dramma dell’italianità in Adriatico orientale, già a firma di entrambi insieme con Pier Luigi Guiducci ed Emiliano Loria.
Link alla pagina
@racne marchio editoriale di Adiuvare S.r.l. Partita IVA 15662501004