È soprattutto all’inizio del Novecento che si sviluppa il fenomeno sociale delle donne progettiste all’interno di una professione tradizionalmente maschile.
La loro presenza si lega alle dinamiche della nuova borghesia emersa con la rivoluzione industriale, prima negli Stati Unitie poi in Europa, e al clima innovativo del Movimento Moderno, di cui sono protagoniste a partire dalle sperimentazioni nel Bauhaus.
Un inizio segno del cambiamento di ampia portata nella struttura socio economica italiana, determinato anche, dalla libertà di muoversi e viaggiare che generò occasioni di confronto diretto con altrè realtà.
Verso la fine degli Venti prese avvio un fermento produttivo nel settore dell’arredamento, seppure a livello artigianale, teso a inventare nuovi modelli di tavoli, letti armadi, sedi, divani, ma anche di tessuti e suppellettili d’ogni genere, nella ricerca dell’espressione più adeguata a rappresentare uno stile di vita italiano”moderno”, fuori e dentro la casa.