Un vero e proprio manuale, pensato per un utilizzo didattico, ma che rappresenta anche un utile strumento per chi rifiuta una rappresentazione monosessuata della storia della politica e desideri conoscere la pluralità delle voci femminili che sono in genere ignorate nella storiografia ufficiale.
Il testo infatti affianca ai pensatori politici le opinioni e i contributi offerti da scrittrici, pensatrici e militanti a essi coeve o posteriori, anche quando non abbiano un corpus omogeneo di dottrine.
Per la maggior parte sconosciute – se si escludono i nomi noti di Olympe de Gouges, Mary Wollstonecraft, Ursula Hirschmann, oppure di Anna Maria Mozzoni e Anna Kuliscioff – le figure femminili che compaiono in questo libro sono tante e, messe insieme, fanno capire chiaramente che a noi è arrivato finora solo un racconto politico monocorde. Il Manuale si apre con il pensiero contrattualista del Seicento che legge il passaggio dallo stato di natura alla società politica attraverso un contrattosottoscritto verbalmente o tacitamente fra uomini liberi e uguali i quali, essenzialmente per cercare protezione e difendere le loro proprietà, affidano la vita e la libertà a un potere sovrano. [...]
