DOI:  10.53136/979122182156725 
                                                        
                                                            Pages: 461-482
                                                        
                              
                                                                                                
                                
                                                            
                             Publication date: October 2025
                            
                                                        Publisher: Aracne
                                                        
                                                                    
                                    
SSD: 
                                         M-DEA/01                                     
                                                        
                        
                        
                        
                     
                    
                 
               
                
                
                
                
                
                    The essay investigates the epiphanic and hierophanic dimension of the modern discovery of the aesthetic, cultural and philosophical values of mountains. It does so by focusing on the typically modern split between mind and nature and the no less typical modern need for a reconnection between the two. When the malaises of modernity are experienced subjectively as an actual crisis of presence, the oblique sacredness of mountain landscapes offers itself to lovers of uplands as a diagonal path long enough to enable them to imagine non–destructive ways of inhabiting modernity.
Il saggio indaga la dimensione epifanica e ierofanica della scoperta moderna dei valori estetici, culturali, filosofici della montagna. Lo fa ponendo al centro della discussione la scissione tipicamente moderna tra spirito e natura e il non meno tipico bisogno moderno di riconnessione tra i due. Quando i disagi della modernità vengono vissuti soggettivamente come una vera e propria crisi della presenza, il sacro obliquo dei paesaggi montani si offre agli amanti delle terre alte come una via diagonale lunga abbastanza per permettere di immaginare modi non distruttivi di abitare la modernità.