Metodi empirici come quelli alla base della linguistica dei corpora hanno una chiara affinità con quelli utilizzati nella didattica delle lingue straniere e possono rappresentare una risorsa preziosa sul piano della consapevolezza linguistica e della motivazione. Tuttavia, quello che oggi è conosciuto come approccio induttivo ai fenomeni linguistici, il Data Driven Learning, è generalmente poco usato in ambito educativo, in particolar modo per l’insegnamento dei linguaggi accademico-disciplinari oggetto del nostro contributo. Tra le cause di questa situazione figurano le difficoltà di compilazione delle raccolte digitali di testi orali, ancora esigui rispetto a quelli di lingua scritta, come pure la mancata riflessione sull’impiego didattico di tali insostituibili risorse linguistiche. A ciò si aggiunge il limitato numero di corpora comparabili della comunicazione accademica che permetterebbero un confronto tra le peculiarità delle lingue studiate, oltre alle limitate modalità di interrogazione che non ne facilitano l’uso per fini didattici. Nel nostro contributo passeremo in rassegna alcuni corpora impiegabili per l’insegnamento dell’italiano e del tedesco parlato per scopi accademici, sia generali sia specialistici. Verranno presentati percorsi glottodidattici basati sugli usi diretti e indiretti dei corpora destinati ad apprendenti di livello B1 del QCER, impiegabili in attività curricolari tradizionali, nonché in percorsi intensivi per studenti/docenti in mobilità. Si analizzeranno le funzionalità di ricerca presenti in piattaforma e le applicazioni didattiche di SEAH e GeWiss nonché degli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto ZuMult (ZuMal e ZuViel) per la didattica del tedesco generale e per la comunicazione specializzata.